
Francesco Vaia
Componente
Medico di Sanità Pubblica, è attualmente membro dell’Autorità Garante nazionale dei diritti delle persone con disabilità e già Direttore Generale della Prevenzione Sanitaria presso il Ministero della Salute.
Laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli “Federico II” e specializzato in Statistica Sanitaria presso l’Università degli Studi “La Sapienza” di Roma, ha maturato una lunga esperienza nell’organizzazione e nella gestione dei servizi sanitari pubblici, con una particolare attenzione alla tutela delle persone più vulnerabili, tra cui le persone con disabilità e fragilità.
La sua carriera inizia a Napoli, dove nel 1991 è nominato Amministratore Straordinario della AUSL 41, una realtà complessa con più presidi ospedalieri e distretti sanitari. Qui ha avviato interventi per migliorare l’accessibilità e la qualità delle cure per tutti, inclusi i soggetti con bisogni assistenziali complessi.
Trasferitosi a Roma, ha ricoperto ruoli di Direttore Sanitario in diverse ASL, nel Policlinico universitario “Umberto I” e nell’Istituto oncologico “Regina Elena-San Gallicano”, contribuendo a integrare percorsi assistenziali inclusivi e progetti di facilitazione per le persone con disabilità all’interno della rete sanitaria.
Negli anni della pandemia ha diretto l’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive “L. Spallanzani”, distinguendosi nella gestione dell’emergenza, dal ricovero dei primi casi di COVID-19 su suolo italiano sino allo sviluppo di nuovi modelli organizzativi fondati sull’integrazione ospedale-territorio. Alla guida dell’Istituto ha condotto un’incessante azione di informazione e sensibilizzazione nei confronti della popolazione, con particolare attenzione alle categorie più fragili, portando avanti una comunicazione basata sulla chiarezza ed il rigore scientifico delle numerose pubblicazioni su riviste internazionali di cui è stato co-autore.
Quale Direttore Generale della Prevenzione al Ministero della Salute ha coordinato tutte le campagne nazionali di prevenzione e promozione della salute nei molteplici ambiti della salute pubblica, tra cui il controllo e contrasto alle malattie infettive, la tutela della salute negli ambienti di vita e di lavoro, la tutela della salute mentale, materno-infantile e delle categorie vulnerabili, la sicurezza in ambito trapiantologico ed emo-trasfusionale e la prevenzione delle malattie cronico-degenerative. Ha rivestito inoltre incarichi di rappresentanza e responsabilità in tutti i principali tavoli di coordinamento italiani ed internazionali.
Nel corso della sua attività istituzionale ha svolto ruoli di rilievo nella tutela dei diritti delle persone con disabilità, tra cui la partecipazione al Comitato per l’applicazione dei diritti degli handicappati (ex L.R. 11/84) dal 2001 al 2005, e il coordinamento nazionale del Dipartimento medico-scientifico dell’Ente Nazionale Sordi (ENS) dal 2002 al 2010, con funzioni di tutela sanitaria, legale e di inclusione sociale delle persone sorde.
Ha ideato e promosso il progetto “Home in Hospital”, riconosciuto dal Ministero della Salute come modello innovativo per la cura e l’accoglienza di pazienti pediatrici con disabilità e patologie complesse, contribuendo a migliorare significativamente la qualità di vita dei pazienti e delle loro famiglie.
Durante la pandemia da COVID-19, ha organizzato campagne vaccinali dedicate, garantendo accesso preferenziale e percorsi assistenziali specifici per persone con disabilità, con particolare attenzione a bisogni speciali come quelli dei non vedenti.
Presso il Ministero della Salute ha promosso attivamente l’implementazione dei fondi destinati alla tutela della salute mentale in tutte le età, dalla demenza ai disturbi dello spettro autistico, sino alla prevenzione e precoce presa in carico delle diverse disabilità.
Il suo impegno si è sempre caratterizzato per la capacità di integrare salute pubblica, organizzazione sanitaria e tutela dei diritti, collaborando con istituzioni nazionali e internazionali, autorità, media e organismi scientifici. Per il suo contributo al Paese, è stato insignito del titolo di Cavaliere di Gran Croce al merito della Repubblica.